La città di Gioia Tauro, sorta intorno al VII secolo dalla magno-greca Metauros, in epoca classica era famosa per una frizzante attività artigianale nel campo della ceramica.

Pochi sanno che fu citata anche nella mitologia greca. Secondo Eschilo, infatti, Oreste, figlio di Agamennone e Clitemnestra, avendo assistito all’omicidio del padre da parte della madre e del suo amante, una volta divenuto adulto si vendicò uccidendo a sua volta gli amanti. Attaccato dalle Erinni che gli fecero perdere il senno per il grave delitto che aveva commesso uccidendo la madre, rinsavì dopo essersi purificato immergendosi nel sacro fiume in cui si gettano sette affluenti, ovvero il Metauros, oggi chiamato fiume Petrace, che scorre nei pressi di Gioia Tauro.

Oggi Gioia Tauro è nota soprattutto per il porto, aperto al traffico nel luglio 1991 ed utilizzato prevalentemente come terminal containers. All’interno di questo enorme porto canale, tuttavia è possibile anche l’ormeggio di imbarcazioni da diporto, che per i transiti è addirittura gratuito. La struttura, pur evidenziando la propria vocazione commerciale più che turistica, offre tuttavia una protezione unica in condizioni meteo avverse e, soprattutto rimane impressa per la cortesia e disponibilità degli operatori.

Esistono alcuni pontili assegnati in concessione a:

1. Amici del mare – Associazione che ha tra i propri scopo quello di “sostenere con ogni mezzo lo sviluppo del turismo nautico”. Il pontile è destinato all’ormeggio delle barche dei soli soci. Sito web www.amicidelmaregt.it. Eventuali contatti possono essere assunti scrivendo tramite telefono 0966.52691 o la url Contatti | Amici del Mare (amicidelmaregt.it);
2. Il veliero – Associazione avente quale scopo sociale manutenere un pontile galleggiante e servizi annessi. Telefono 0966.500748. Destinato all’ormeggio delle barche dei soli soci;
3. Lega Navale San Ferdinando – Raggiungibile tramite sito web www.leganavale.it/san-ferdinando, telefono 0966.774260, cellulare 347.5878159, e-mail sanferdinando@leganavale.it, è destinato all’ormeggio delle barche dei soli soci.

Si segnala che nella darsena destinata al diporto, c’è  un tratto di banchina destinato all’ormeggio delle unità da diporto con circa 30 posti barca.