Marina di Teulada Verificato
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Lungo il litorale settentrionale della Sicilia, alla fine del tratto di litorale che alcuni chiamano “la Costa dei Tramonti” per il maestoso spettacolo che offre la natura al calar del giorno, troviamo il più piccolo comune della provincia palermitana, l’Isola delle Femmine.
Un incantevole borgo marinaro dalle antichissime origini, chiuso tra due riserve naturali, che si immerge in un mare turchese e che offre ai turisti una natura incontaminata e numerosissimi siti archeologici di straordinario valore tra cui si segnalano i resti di sette vasche in cocciopesto destinate alla lavorazione del garum, una salsa di pesce particolarmente apprezzata nel periodo ellenistico e che veniva commercializzata in tutto il bacino Mediterraneo.
Nel suo meraviglioso mare, poi, si susseguono i ritrovamenti di numerosissimi reperti legati al commercio via mare come ceppi di ancore in piombo, resti di anfore puniche e romane e ultimamente è stato individuato, alla profondità di circa 90 metri sotto il livello del mare, un relitto romano del II secolo a.C.
Proprio davanti al piccolo borgo sorge l’isoletta da cui trae il proprio toponimo l’Isola delle Femmine. La leggenda popolare vorrebbe che il particolare nome derivi da un’antica, triste storia d’amore e di sopruso. Un nobile locale si sarebbe invaghito di una bellissima donna che non ricambiava il suo sentimento, allora il nobile la imprigionò sull’isolotto e la fanciulla, disperata, pur di non cedere al prepotente signorotto, si sia buttata nelle acque del mare.
Proprio davanti all’isoletta si aprono il molo a gomito e la diga foranea che proteggono il porticciolo di Isola delle Femmine che può ospitare fino a 130 imbarcazioni. All’interno dello specchio acqueo portuale i pontili, aperti solo nel periodo estivo sono gestiti da:
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