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Alle pendici del Vesuvio, in una meravigliosa insenatura del golfo di Napoli, troviamo incastonato, proprio al centro dell’omonima città, il porto di Torre Annunziata.
Il Porto di Torre Annunziata, di origine antichissima è uno dei più attivi commercialmente dell’area e sorge esattamente dove i romani costruirono il primo nucleo portuale per la propria flotta. La città di Torre Annunziata, che si sviluppa nella zona in cui un tempo sorgeva l’antica, ricca ed elegante città Oplonti (distrutta dall’eruzione del Vesuvio del 79), fu così chiamata perché sul suo territorio, nel 1319, fu eretta una cappella sotto il titolo della Vergine Annunziata con il relativo ospedale, e successivamente, ai tempi di re Alfonso d’Aragona, vi fu costruita anche una torre per difesa contro le incursioni dei pirati saraceni che, vista la ricchezza del posto vi fecero diverse scorrerie.
Proprio relativamente ai ricorrenti attacchi dei pirati è collegata un’antica e triste leggenda secondo la quale a Roviglio, lo scoglio prospicente la città, ogni sera appare il fantasma di una nobildonna normanna.
La storia vuole che la giovane donna, di nome Fulgida, moglie del comandante del drappello di soldati ivi stanziati a tutela del territorio, durante un attacco saraceno fu trafitta da una lancia scagliata contro il marito a cui lei cercò di fare scudo con il proprio corpo. Finito l’attacco, dopo che i saraceni furono andati via, la donna, che i barbari credevano morta, si risvegliò e si trovò sola tra decine di soldati uccisi, scoprendo che il proprio marito era stato trucidato e poi impiccato e che il suo adorato figlio era stato rapito dai saraceni per utilizzarlo come schiavo.
Nessuno sa quale fu la sorte di Donna Fulgida ma si narra che ogni sera appaia sullo scoglio di Roviglio, dove sorgono i resti del castello in cui avvenne lo scontro, con stormi di gabbiani che le danzano intorno.
Leggende a parte la città di Torre Annunziata risale all’epoca dell’antica Roma, quando, come già indicato, era conosciuta come “Oplontis” ed era un importantissimo centro di produzione di vino e olio d’oliva.
Nel 79 d.C., l’eruzione del Vesuvio la seppellì insieme a Pompei ed Ercolano sotto una spessa coltre di cenere e lava e rimase sepolta per secoli, fino a quando furono iniziati gli scavi archeologici nel XVIII secolo.
Durante questi scavi furono riportati alla luce non solo molti edifici, mosaici e affreschi, ma anche meravigliosi oggetti d’arte che, recuperati, sono oggi esposti nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Nel tempo la citta di Torre Annunziata si impose come una dei più importanti poli mondiali per la produzione di farine e di paste, tanto che l’antico porto non poteva più sostenere l’immane traffico di navi mercantili, tanto è vero che all’inizio dell’800 gran parte dei movimenti dei carichi avveniva attraverso barche appoggio, poiché molti bastimenti non riuscivano ad accedere alla rada. Dopo un lungo percorso, nel 1871 entrò in funzione il nuovo porto progettato dall’Ing. Lauria, che fu affiancato da numerosi magazzini, della Campania.
Oggi il carico commerciale del porto si è molto diminuito ed i diportisti hanno ampie possibilità di ormeggio.
Una volta ormeggiati nel porto, si consiglia assolutamente di visitare alcune ville romane ben conservate, come la Villa di Poppea, che era la residenza dell’imperatrice Poppea Sabina, la moglie di Nerone.
Ormeggiare a Torre Annunziata, poi, oltre a consentire di poter godere di un mare fantastico e di effettuare meravigliose escursioni su un territorio denso di storia e di cultura, permette di potersi dedicare alla cura del corpo, grazie alle rinomatissime Terme Vesuviane. Vicinissime al mare, offrono un’acqua salso alcalìna terrosa bicarbonata, estremamente ricca di iodio, i cui benefici rigenerativi erano già noti nel 64 d.C., quando le acque termali erano incanalate per sgorgare nelle sontuose ville patrizie di epoca romana.
Per ormeggiare al Porto di Torre Annunziata, i diportisti, oltre alla Società la Boa, possono optare per i servizi offerti da:
1) Cantiere Navale Ipeven srl – con sede in via Molo di Ponente – 80058 – Torre Annunziata (NA), Sito Web http://www.ipeven.it/, E-Mail info@ipeven.it, utenza telefonica 081 5365331, fax 081 8618776. Il Cantiere Ipeven, oltre ad offrire servizi di ormeggio, dispone di una attrezzata officina e di una struttura adibita a falegnameria, nonché meccanica e motoristica. Situato all’interno della darsena pescatori del porto di Torre Annunziata, ai diportisti offre ormeggi a pontili a moduli galleggianti attrezzati con colonnine per la diffusione di energia elettrica (220 V e 380 V) e di acqua potabile.
2) Ormeggio GiGa – con sede in via molo di ponente, 2 – 80058 Torre Annunziata (NA), telefono e fax 081 5364136, cellulare 347 6491485, 347 6954530; sito web www.facebook.com/p/Ormeggio-GIGA-Porto-Di-Torre-Annunziata-100064354975222/. Attivo sin dal 1990, l’Ormeggio Giga, che oltre ai servizi portuali cura il noleggio di auto, barche e gommoni, si è imposto nel tempo come uno dei punti d’appoggio sicuri per il diportista. Massima disponibilità e serietà del personale sono le caratteristiche di cui si legge nei diversi commenti rilasciati da chi ha goduto dei loro servizi.
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