Marina di Teulada Verificato
- Acqua in banchina
- Corrente in banchina
- Noleggio autovetture
- Trattamento acque grigie
Una delle perle del Tirreno centrale Gaeta raccoglie in se natura, arte e storia; non stupisce quindi che attragga un turismo anche estremamente acculturato. Considerata da molti una delle “Repubbliche Marinare” minori, insieme ad Ancona e Noli, era già meta turistica degli imperatori e dei nobili dell’antica Roma. E’ incastonata nella meravigliosa costa tirrenica a cavallo tra il Lazio e la Campania e risulta assolutamente da visitare il suo centro storico chiamato “Gaeta Vecchia”.
Il porto antico di Gaeta, dal quale nel 1571 salpò la flotta la flotta pontificia per combattere i saraceni, non risulta molto ampio ma è dotato di ampi tratti banchinati. Ideale come base di partenza per escursioni delle Isole Pontine, il Porto Vecchio di Gaeta vede gestire gli ormeggi dalla Società Santamaria S.r.l. che, oltre fornire un eccellente servizio per i diportisti, offre la possibilità di noleggiare natanti con o senza patente.
Se non escono in mare i diportisti potranno visitare, oltre al meraviglioso centro storico di Gaeta, i numerosissimi siti di interesse artistico, tra cui ricordo il Castello Aragonese, il museo Diocesano ed il Sepolcreto Marittimo. Assolutamente consigliata, poi, è una visita alla suggestiva Chiesa della Santissima Trinità, anche nota come il “Santuario della Montagna Spaccata”.
Il promontorio di Gaeta secondo la leggenda avrebbe acquisito questo particolare nome in quanto la montagna si sarebbe divisa in due grandi blocchi quando è stato crocefisso Gesù e, proprio all’interno della spaccatura che si creò, è stata posizionata una lapide che cita la frase Gesù rese lo spirito, la terra tremò e le rocce si spaccarono, tratta dal Vangelo secondo Matteo.
Particolarissima anche la “Mano del Turco“, un buco nella parete a forma di mano che il mito popolare narra essersi formato quando un marinaio turco, che non voleva credere che la montagna si era spaccata in occasione della crocifissione di Gesù, appoggiò la sua mano sulla parete di roccia che, divenuta improvvisamente morbida, rimase impressa con l’impronta della mano dell’infedele.
Sicuramente, però, la cosa più bella da vedere alla Montagna Spaccata è la rinomatissima Grotta dei Turchi. Fu chiamata così perché qui, nel nono secolo, le navi dei saraceni trovavano riparo. Oggi, per ragioni di sicurezza, è possibile accedere unicamente fino i primi 60 gradini, ma la bellezza del panorama è comunque sorprendente.
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