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Scauri, affacciata all’estremo meridionale delle coste laziali, è una località intrisa di storia e cultura che abbraccia millenni di evoluzione. Le sue radici affondano nelle antiche civiltà che si sono insediate nella regione, e la sua storia è un intreccio affascinante di influenze culturali, avvenimenti storici e trasformazioni sociali.
La città, che in epoca preromana era conosciuta con il nome di Pirae, rientrava nella confederazione delle città aurunche che per molto tempo contrastarono l’espansione dei Romani nella zona. Di questo antico passato resta una cinta poligonale che proteggeva l’insediamento. Plinio ricorda l’insediamento appellandolo come Oppidum Pirae. Dopo il 314 a.C., quando i Romani riuscirono ad occupare i territori di Vescia ed in parte di Mintunae, scomparve pure Pirae.
Le origini del “nuovo” borgo di Scauri, oggi maggiore centro abitato del Comune di Minturno, risalgono dunque all’antica Roma, quando questa area costiera divenne parte integrante dell’Impero Romano. Attraverso i secoli la sua posizione strategica lungo la più importante via di comunicazione romana che univa l’Urbe con Capua, la Via Appia (o come era conosciuta nell’antica Roma, la regina viarum), ha contribuito alla sua crescita come centro commerciale e di scambio. Durante il periodo medievale, Scauri subì le sfide e gli sconvolgimenti tipici di molte località italiane, passando sotto il dominio di vari signori feudali e famiglie nobili.
Nel corso del Rinascimento, Scauri rientrò nell’orbita dello Stato Pontificio, sperimentando periodi di notevole crescita culturale e prosperità economica. L’architettura e le opere d’arte risalenti a questa epoca testimoniano ancora l’influenza di grandi artisti e architetti dell’epoca che contribuirono al suo splendore.
L’arrivo dell’era moderna portò con sé cambiamenti significativi. Nel XIX secolo, infatti, con l’unificazione dell’Italia, Scauri fu coinvolta nei fermenti politici e sociali che accompagnarono il processo di unificazione nazionale. L’espansione dell’industrializzazione e delle infrastrutture di trasporto nel XIX e XX secolo contribuì ulteriormente allo sviluppo della città e alla crescita della sua popolazione.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Scauri non fu risparmiata dagli orrori del conflitto. La sua posizione costiera la rese un obiettivo strategico, e subì danni e distruzioni durante i combattimenti. Tuttavia, la comunità si riunì per ricostruire la città dopo la guerra, dimostrando resilienza e determinazione.
Nel corso della seconda metà del XX secolo, Scauri conobbe un periodo di crescita turistica grazie alle sue belle spiagge e al clima mediterraneo. Le strutture ricettive crebbero in numero, trasformando la città in una destinazione estiva amata da turisti provenienti da tutto il mondo.
Negli ultimi decenni, Scauri ha continuato a evolversi, bilanciando la conservazione del suo patrimonio storico con lo sviluppo moderno. L’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità è diventata una parte sempre più importante dell’identità della città.
Oggi Scauri rappresenta un luogo che celebra il suo passato e guarda al futuro con ottimismo. I suoi abitanti, radicati nelle tradizioni e nelle radici storiche, collaborano per mantenere viva la cultura locale mentre accolgono i visitatori con l’ospitalità italiana che da sempre la contraddistingue. La storia di Scauri, scolpita nelle sue strade acciottolate, nelle mura antiche e nelle storie tramandate di generazione in generazione, continua a ispirare e a plasmare il tessuto stesso della città.
Numerosissime sono le vestigie del glorioso passato della città, tra cui si consiglia di visitare:
1) Mura Megalitiche – risalenti al VII-VI secolo a.C., quando l’insediamento di Pyrae era nel suo massimo splendore, costituivano la cinta muraria del centro. Sono costituite da enormi pietre grezze, posizionate su file regolari;
2) Ponte Borbonico – primo ponte pensile a catenaria in ferro fatto costruire in Italia, fu inaugurato nel 1832, per congiungere il Regno delle Due Sicilie e la fortezza di Gaeta. Teatro della battaglia del Garigliano, che nel 1860 vide scontrarsi l’esercito Sabaudo con quello Borbonico, fu minato dai tedeschi nel 1943. Recentemente restaurato in tutto il suo splendore, è oggi visitabile presso il Comprensorio Archeologico di Minturno;
3) Palazzo Ducale – conosciuto anche come il Castello di Minturno, fu fatto costruire da Papa Leone III a tutela dei territori della Chiesa. Probabilmente uno degli edifici cristiani più antichi della zona, fu eretto su Castrum romano del 500 d.C. e presenta una pianta trapezoidale;
Scauri dispone di un Porticciolo consistente in una piccola, interamente banchinata, che può accogliere complessivamente 90 natanti di lunghezza massima di 12 metri e con un pescaggio che non superi i 2 metri.
Nell’avvicinarsi al porticciolo è necessario prestare attenzione ad una secca posta davanti al molo posto a protezione della darsena.
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