Marina di Teulada Verificato
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Il porticciolo di Ognina chiamato Porto Ulisse è incastonato nella meravigliosa scogliera lavica a nord della città di Catania. Luogo frequentatissimo dai catanesi e dai molti turisti che raggiungono il capoluogo etneo.
Il borgo di Ognina, infatti, ha origini antichissime ed una storia ricca ed affascinante che lo accompagna da sempre rendendolo uno dei luoghi da visitare assolutamente se si trascorre una vacanza a Catania o in una delle località della Riviera dei Ciclopi.
Il toponimo della meravigliosa località marinara, anticamente denominata Lògnina, potrebbe derivare dal nome del torrente Longàne che scorreva dal colle di Santa Sofia fino al mare di Ognina e che oggi, pur non essendo più visibile in quanto completamente sepolto dalla colata lavica del 1381, tuttavia è percepibile nelle “bolle” d’acqua dolce che si incontrano immergendosi nelle acque di Ognina.
Un unico filo conduttore lega l’attuale Ognina agli antichi greci che qui edificarono nell’VIII secolo a.C. il primo porto. Sul luogo sorgeva, infatti, un tempietto dedicato ad Athena, Dea della saggezza e della guerra che, tra l’altro, secondo i racconti mitologici insegnò agli uomini a costruire le navi. Oggi nel punto in cui era stato eretto il tempio è presente la chiesetta di Santa Maria di Ognina, voluta nel 1392 dai cittadini, a seguito dei numerosissimi terremoti che colpirono la zona.
Alcuni secoli dopo, nel 1693 un nuovo rovinoso sisma colpì Catania ed anche la piccola chiesa subì ingenti danni che, tuttavia vennero prontamente riparati dai cittadini ogninesi e la nuova chiesa, ricostruita sulle mura perimetrali della precedente, fu consacrata l’8 settembre 1697 e, da quel giorno, ogni sera alle ore 20,00, accompagnata dal canto delle suorine parrocchiali, un statuetta della Vergine si affaccia ad una piccola finestra per rincuorare i fedeli.
Il porto di Ognina edificato come detto dai greci nell’VIII secolo a.C., trovo il suo massimo splendore in epoca romana quando venne ampliato fino a poter contenere oltre 300 navi, fu poi per secoli un porto prettamente dedicato alle imbarcazioni da pesca fino alla fine della II guerra mondiale, andandosi poi via via trasformando in un porto turistico che oggi offre numerosi servizi ai diportisti.
Ricavato all’interno della caratteristica insenatura ad U formatasi con l’eruzione vulcanica dell’Etna del 1381, risulta riparato a levante da un molo banchinato internamente, a ponente da un altro piccolo molo a gomito. Nel bacino acqueo sono presenti alcuni pontili galleggianti ed uno scalo d’alaggio.
I pontili sono gestiti da diversi operatori:
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