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Lungo la costa Cilentana, a circa 60 Mn a sud di Salerno ed a pochi minuti di navigazione da Palinuro, troviamo il delizioso porticciolo turistico di Pisciotta, indicato da molti come uno dei più bei borghi dell’intero Cilento.
Questo borgo, secondo un’antica legenda, deve le sue origini agli esuli troiani i quali, dopo la distruzione della loro città, fuggirono verso le coste italiche approdando sul litorale ionico. Da qui avanzarono verso Ovest raggiungendo il Golfo di Policastro, dove fondarono la città di Pixous.
La colonia greca nel 194 d.C. sarebbe passata sotto il dominio romano assumendo il toponimo di Buxentum e prosperò fino al 915, quando gli abitanti del borgo marinaro, sconfitti dai feroci pirati saraceni di Agropoli, che diedero alle fiamme il loro villaggio, si rifugiarono sulle vicine alture dove costruirono un nuovo villaggio che chiamarono, in ricordo della loro città, Pixoctum, cioè piccolo Pixous. Da lì, nel tempo, si arrivò all’odierno toponimo di Pisciotta. Secondo alcuni studiosi, invece, il nome del Comune potrebbe derivare dal latino Piscis, cioè pescoso.
Pisciotta, arroccato dunque su una collina per difenderlo dagli attacchi dei Saraceni, domina il tratto di costa che va da Palinuro ad Ascea. Per Scendere dal borgo verso il mare si può ancora utilizzare l’antica scalinata che permette una suggestiva passeggiata lungo la quale è possibile ammirare scorci stupendi.
Giungendo dal mare, non potrete che rimanere ammaliati dal graziosissimo borgo medievale, forse il meglio conservato dell’intero Cilento che vi invitiamo assolutamente a visitare, con le sue stradine strette costeggiate da palazzi nobiliari e da antiche botteghe. Il centro, in particolare, ha mantenuto inalterata la tipica struttura urbanistica medioevale, con il castello che si erge nel punto più alto e, tutto intorno, le case costruite le une alle altre. In particolare si consiglia di andare a vedere:
1) la Chiesa madre – votata ai SS Pietro e Paolo, presenta vari stili architettonici. Al suo interno potrete ammirare alcuni affreschi riconducibili alla scuola napoletana;
2) il Palazzo Marchesale – risalente al Settecento, venne fatto erigere dalla famiglia Pappacoda sui resti di un antico castello risalente al 1100. Particolarmente interessanti dal punto di vista architettonico sono il portale e l’imponente scalone realizzato in pietra arenaria. In parte visitabile, ospita oggi la Biblioteca Comunale;
3) Cappella della Mercede – edificata nel 1728 è estremamente cara ai pescatori locali che vi si recavano a ringraziare la Madonna quando tornavano dal mare con il loro bottino di pesci, al suo interno custodisce un bellissimo presepe napoletano.
Grazie alla sua strategica posizione, il porto di Pisciotta si pone come privilegiato punto di partenza per visitare la meravigliosa zona tra cui si consigliano le Grotte di Palinuro. La struttura portuale, gestita dal Comune di Pisciotta, si compone da un molo di sopraflutto a gomito, completamente banchinato, nonché da un piccolo molo di sottoflutto. Nel porto opera il Circolo Nautico Portosalvo “Girolamo Vitolo”, associazione che, titolare di una concessione, promuove attività nautiche, ricreative e turistiche connesse.
Una volta fatto accesso nel porto, il cui fondale si attesta tra metri 1 e metri 1,30 (nei pressi delle banchine da 0,50 a metri 1), bisogna prestare attenzione a due scogli affioranti che si trovano in prossimità del centro dello specchio acqueo. Relativamente ai venti, il porto risulta ben ridossato rispetto ai venti di tramontana, mentre i venti dominanti provengono dal III quadrante e il vento di traversia è lo Scirocco.
La struttura portuale è di competenza comunale, che la gestisce attraverso una cooperativa.
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