Marina di Teulada Verificato
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L’isola di Capraia, la più settentrionale, nonché l’unica di origine vulcanica delle sette isole principali dell’arcipelago toscano, sorge nel Tirreno tra la Corsica e le coste toscane.
Sicuramente la più selvaggia e rigogliosa delle isole toscane, con la sua superficie di circa 20 km², è la terza per estensione territoriale dopo l’Elba e l’Isola del Giglio e si presenta come un vero e proprio paradiso botanico: ricca di erica, corbezzolo, lentisco e mirto e delle più rigogliose specie tipiche della macchia mediterranea.
La storia di Capraia risale all’epoca etrusca, ma è stata abitata anche da popoli romani, bizantini e saraceni. Nel medioevo, l’isola fu utilizzata come base per le attività di pirateria e contrabbando, ma fu anche un importante centro per la produzione di vino e olio d’oliva.
Durante il periodo della Repubblica di Genova, Capraia fu fortificata con la costruzione di un castello e una cinta muraria per proteggerla dalle incursioni nemiche. Nel XIX secolo, l’isola passò sotto il controllo del Granducato di Toscana e successivamente del Regno d’Italia.
Oggi Capraia grazie alle sue meravigliose spiagge, scogliere e calette è una meta turistica estremamente apprezzata e costituisce un’importante area protetta, con una riserva naturale marina che copre una superfice di circa 10.000 ettari.
Dal punto di vista culturale, Capraia ha una forte tradizione musicale e folkloristica. Durante l’estate, si svolgono numerosi eventi e feste, tra cui corre l’obbligo di segnalare il “Festival Internazionale di Musica”, che quest’anno (ndr 2023) raggiungerà la XVIII edizione e che rappresenta un imperdibile appuntamento per gli appassionati di musiche di tradizione classica, nonché per chi, frequentando Capraia, desideri scoprire nuove e suggestive proposte musicali cameristiche.
Ma per gli amici diportisti che attraccano a Capraia ci piace ricordare che questa fantastica isola saprà stupirvi anche grazie alla sua gustosissima cultura enogastronomica, che ne costituisce un importante fattore identitario, grazie ad una tradizione semplice e genuina, con un forte legame con il mare e i prodotti della terra.
Uno dei piatti tipici dell’isola è il cacciucco alla capraiese, una zuppa di pesce preparata con una varietà di frutti di mare freschi e crostacei, come cozze, vongole, gamberi e calamari. La zuppa è arricchita con pomodori, cipolle e aglio, e viene servita con pane toscano abbrustolito e condito con olio extravergine d’oliva.
Un altro piatto tradizionale dell’isola è la burrida, un antipasto a base di pesce marinato nel vino bianco e servito con una salsa di noci, aglio, pane grattugiato e olio extravergine d’oliva.
Capraia è anche nota per i suoi prodotti agricoli, in particolare per il suo vino. L’isola, infatti, come accennato in premessa, ha una lunga tradizione nella produzione vinicola, tra cui si distinguono i vitigni dell’ansonica. Secondo alcuni studiosi di origine francese e verosimilmente importata in Sicilia nel periodo normanno, per essere trapiantato in altre regioni italiane. Secondo altri, invece si tratterebbe di uve originarie della Grecia e da lì esportate prima in Sicilia e, in un secondo momento, in Toscana, per raggiungere poi l’arcipelago toscano intorno al XVIII secolo. Comunque sia, il vino di Capraia ha un gusto unico, grazie alla particolare composizione del terreno e alle condizioni climatiche dell’isola.
Oltre al vino, Capraia produce anche olio d’oliva di alta qualità, grazie alla presenza di numerosi uliveti sull’isola. L’olio di oliva di Capraia ha un sapore intenso e fruttato, con note di erbe aromatiche e frutta fresca.
Infine, non si può parlare della cultura enogastronomica di Capraia senza menzionare i suoi dolci tradizionali. Uno dei più famosi è il budino di pane, un dolce semplice preparato con pane raffermo, latte, zucchero, uova e cannella. Altri dolci tipici includono i cantucci, biscotti secchi fatti con mandorle e aromatizzati con anice e i cavallucci, biscotti dolci con noci, miele e spezie.
Il porto di Capraia, protetto da due moli denominati “Molo Nord” e “Molo Sud”, che si estendono rispettivamente per circa 140 metri il primo (interamente banchinato) e per 200 metri il secondo, è una Marina turistica estremamente elegante, gestita con amore ed estrema professionalità dalla società SO.PRO.TUR S.p.A. da circa 20 anni che, durante tale periodo, ha apportato importanti migliori tra cui il campo boe, allestito nel 2006 nella rada del porto, che ha consentito di implementare l’offerta di ormeggio sicuro per ulteriori 40 barche fino a 20 metri di lunghezza.
Nell’avvicinarsi al Porto, provenendo da Nord, bisogna prestare particolare attenzione, circumnavigando Punta delle Teglia, ad un gruppo di scogli affioranti, conosciuti con il nome “Le Chiapparelle”. Poi, accedendo al porto, in cui l’ingresso, si ricorda, è possibile dalle ore 08,00 alle ore 20,00, bisogna procedere ad un andatura non superiore ai 3 nodi, contattando, preliminarmente, la Direzione della Marina per verificare la disponibilità di posti barca.
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